Sbarco immigrati a Eraclea Minoa, arrestati i due presunti scafisti
Sono stati arrestati ieri dalla Squadra mobile di Agrigento i due presunti scafisti dello sbarco di immigrati nordafricani approdati venerdì sera ad Eraclea Minoa. Si tratta di Alì Salem Haj, 49 anni, e Ben Amur Garma, 42 anni, entrambi tunisini.
Per i due, sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, l’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Sono complessivamente 27 i tunisini sbarcati ad Eraclea Minoa e fermati dai carabinieri che li hanno poi portati nella tensostruttura della protezione civile a Porto Empedocle. E’ qui che i migranti sono stati sentiti dai poliziotti della Squadra mobile, coordinati dal vice questore aggiunto Corrado Empoli. L’audizione e l’incrocio dei dati ottenuti ha permesso d’individuare i due presunti scafisti. Su quanti extracomunitari fossero sul barcone, le dichiarazioni sono invece discordanti: chi diceva 40, chi 50, chi 60; in molti sono comunque riusciti a dileguarsi.
I racconti degli immigrati tornano a essere tutti uguali sul fatto che sono partiti da una spiaggia della Tunisia e che hanno pagato per imbarcarsi 3000 dinari tunisini a testa, l’equivalente di circa 1500 euro. Ad occuparsi dell’inchiesta è il sostituto procuratore di Agrigento Andrea Maggioni. Nello stesso contesto, i poliziotti hanno arrestato in flagranza di reato Ghamam Mohamed, 31 anni, tunisino. Il giovane, sbarcato assieme a quelli bloccati ad Eraclea, era stato già in Italia, arrivato a Lampedusa con le ondate migratorie dell’estate 2011. Dopo vari trasferimenti era arrivato ad Ancona da dove era stato espulso dal questore sul finire del 2011. Nei giorni scorsi era tornato in Sicilia sbarcando ad Eraclea Minoa, ma stavolta è finito in manette per immigrazione irregolare.
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