2 Ottobre 2023
Agrigento e ProvinciaTurismo

Resort Torre Salsa, ok definitivo dal Comune: ci sarà lavoro per 340 persone

Via libera definitivo alla realizzazione del resort Adler a Torre Salsa, i lavori dovrebbero partire tra qualche mese, comunque entro il 2017. Il dirigente responsabile dello Sportello unico delle attività produttive del comune di Siculiana, Laureato Tuttolomondo, ha firmato infatti il provvedimento finale che autorizza la società Ritempra Spa a realizzare una struttura turistico-ricettiva Adler Mare spa (resort e centro benessere) in contrada Torre Salsa al confine con la riserva naturale orientata gestita dal Wwf. Il progetto è stato ottimizzato dopo le osservazioni della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Agrigento e le critiche delle associazioni ambientaliste di cui si è discusso anche durante un’apposita audizione in commissione Ambiente all’Ars. Eventuali ricorsi giurisdizionali contro l’autorizzazione dovranno essere presentati davanti al Tar Sicilia competente per territorio entro sessanta giorni dalla notifica. “I lavori per la costruzione del resort dovranno avere inizio entro un anno dalla data del rilascio dell’autorizzazione e dovranno essere ultimati entro tre anni dalla data di comunicazione di inizio dei lavori”, si legge nel provvedimento. L’investimento complessivo è di 45 milioni di euro, di cui oltre 10 milioni arriveranno da un finanziamento approvato da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di proprietà del Ministero dell’Economia, che nell’Agrigentino ha già contribuito alla realizzazione del Verdura Golf Resort di Rocco Forte tra Sciacca e Ribera. Il nuovo resort tra Siculiana e Montallegro, secondo quanto previsto dal progetto, darà lavoro a 200 persone per due anni in fase di costruzione e altri 140 dipendenti saranno assunti all’interno della struttura.

Il resort di Torre Salsa offrirà 108 camere, di cui 94 doppie e 14 family-suites. “Tutti i resorts Adler sono contraddistinti da attenzione e rispetto assoluto nei confronti della natura e del contesto ambientale sia sotto l’aspetto della non invasività del complesso alberghiero, sia sotto l’aspetto della sostenibilità ambientale e l’uso dei materiali di costruzione utilizzati, legati alla bio – architettura”, ha già spiegato la società altotesina che fa capo alla famiglia Sanoner che si occupa di attività e impresa turistica con alle spalle una storia di 200 anni di ospitalità alberghiera. “La famiglia Sanoner ha deciso di aggiungere alla sua offerta turistica una località di mare e ha scelto come meta la Sicilia per investire con la realizzazione e la gestione di un nuovo resort. La filosofia del progetto è di promuovere la Sicilia contribuendo a valorizzare i pregi paesaggistici del luogo, i siti e le offerte culturali della Regione. Un’attenzione particolare sarà riservata ai prodotti enogastronomici della zona, privilegiando i produttori locali. Sarà realizzato un punto vendita all’interno della struttura. Nella fase realizzativa saranno coinvolte ditte locali e comunque siciliane”. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Leonardo Lauricella ha già avviato un dialogo con la società che si è anche impegnata ad assumere persone del territorio. “Accertato che il progetto non è invasivo e che verrà realizzato nel rispetto delle norme – ha dichiarato il sindaco – pensiamo che servirà da volano per il turismo, valorizzerà non solo la riserva ma tutto il territorio”. Ma si riaccendono le polemiche. “Oggi è un giorno triste per il mondo ambientalista”, ha scritto ieri in una nota il responsabile di Mareamico Agrigento Claudio Lombardo. “Il comune di Siculiana ha autorizzato il progetto del resort a Torre Salsa. Mareamico attende di studiare gli elaborati presentati per capire in che modo la Ritempra sia riuscita ad adeguare il progetto secondo quanto richiesto dalla Soprintendenza di Agrigento. Siamo curiosi di scoprire – ha aggiunto Lombardo – anche come la ditta sia riuscita ad aggirare l’ostacolo della edificazione dentro un Sic ed in presenza di un piano paesaggistico che prevede solo il recupero di immobili preesistenti”.