Sicilia, Fava in gruppo Misto con indagato leghista: “Allegro non sono”

“Allegro non sono, ma era nelle previsioni purtroppo”. Così, all’Ansa, il deputato regionale Claudio Fava, leader della lista di sinistra “Cento passi”, commentando  la notizia dell’indagine per appropriazione indebita nei confronti del parlamentare della Lega Tony Rizzotto, col quale condividera’ l’adesione al gruppo Misto all’Assemblea siciliana. Era stato il coordinatore della Lega in Sicilia, Angelo Attaguile, ad annunciare l’adesione di Rizzotto al Misto dopo lo strappo con FdI sulla composizione della giunta Musumeci; Fava proprio ieri, durante il rito dell’accoglienza dei deputati all’Ars, aveva riferito di aderire “almeno in questa fase iniziale” al gruppo Misto. La formalizzazione delle adesioni ai gruppi parlamentare avverra’ con l’insediamento in Parlamento, il 15 dicembre.

Il quinto deputato adesso ufficialmente indagato e’ dunque l’unico leghista dell’Assemblea regionale, Antonino Rizzotto, detto Tony, eletto a Palermo nella lista FdI-Noi con Salvini: il reato ipotizzato e’ l’appropriazione indebita aggravata ai danni dei dipendenti dell’Isfordd, l’istituto di formazione per disagiati e disadattati sociali, che fino a luglio era presieduto proprio da Rizzotto, che era anche il legale rappresentante. Iscritto nei giorni scorsi nel registro degli indagati come scrive il Giornale di Sicilia, il parlamentare, dopo che, grazie alle indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, il fascicolo e’ passato da ignoti a noti: a inguaiarlo sono state proprio le denunce dei lavoratori dell’ente finanziato dalla Regione, rimasti senza stipendio per sei mesi e che all’inizio di quest’anno si sono dimessi per giusta causa. Pochi giorni fa il Servizio gestione dell’assessorato regionale alla Formazione ha revocato il primo finanziamento da 680 mila euro, che l’Isfordd dovra’ restituire. A rischio anche la seconda tranche. Perche’, secondo un ragionamento condiviso dagli investigatori e dal pm Maria Teresa Maligno, l’ente aveva regolarmente ricevuto il sostegno pubblico per pagare impiegati, docenti, formatori e allievi, oltre ai fornitori di beni e servizi. Se non lo ha fatto, e’ evidente che qualcuno quel denaro lo ha preso per se’: secondo le denunce e stando ai primi accertamenti, a muoversi in questo senso sarebbe stato proprio Rizzotto, adesso iscritto nel registro, dopo una prima fase in cui l’ inchiesta era ancora senza indagati “noti”.