8 Dicembre 2023
Agrigento e ProvinciaCronaca

Ucraina, accolte a Santa Elisabetta due mamme con i loro due bambini

Due mamme con i loro due bambini in fuga dalla guerra in Ucraina sono arrivate ieri a Santa Elisabetta dove saranno accolta in case messe a disposizione dal comune. “Dovranno essere aiutati per provare a ricominciare a vivere, per superare il trauma dell’abbandono della propria terra e del distacco dall’affetto paterno. Siamo certi che la nostra comunità darà il suo contributo concreto nell’accoglienza, nell’inclusione e nell’integrazione di queste due famiglie”, ha detto il sindaco Mimmo Gueli. “Un ringraziamento a Beniamino Biondi, referente di un’associazione che promuove lo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi e che, di concerto con l’ambasciata Ucraina di Roma, sta fornendo supporto all’organizzazione dell’accoglienza e delle raccolte di aiuti. Un grazie, infine, all’Associazione Giubbe d’Italia, che ha fornito, come sempre, il suo prezioso supporto logistico”.

A Santa Elisabetta sono arrivate due mamme, Viktoria di 26 anni, Yuliia di 37, e due bambini: Varvara di 9 anni e Lev di 5. “Ho trovato loro ospitalità a Santa Elisabetta, in appartamento autonomo sotto il controllo dell’amministrazione civica che provvederà a tutti gli adempimenti di competenza. Ringrazio – ha detto Beniamino Biondi – il sindaco Mimmo Gueli che si è speso per offrire un alloggio ai rifugiati, il vicesindaco Giovanna Iacono che si è recata con altri in aeroporto per accogliere direttamente le persone”.

“Santa Elisabetta  – ha scritto su facebook il vice sindaco Giovanna Iacono – è un paese accogliente e di grande cuore. Mi stanno scrivendo e chiamando in tantissimi mettendosi a disposizione per aiutare Viktoriia e il piccolo Lev e Yuliia e la piccola Varvara. Le mamme sabettesi sono in movimento già da ieri sera per la raccolta e donazione di vestiti per i due nostri piccoli ospiti. La catena della solidarietà è partita e sta funzionando. Vi terremo aggiornati sulle necessità che man mano si presenteranno. Ricordiamoci sempre che il poco non basta, ma il troppo guasta”.