27 Luglio 2024
Palermo e ProvinciaPolitica

Pnrr, Savarino e Foti: governo Draghi in Sicilia fa gioco delle tre carte

Con il Pnrr in Sicilia si stanno finanziando opere infrastrutturali sulla rete ferroviaria che gia’ erano programmate o in fase di realizzazione con fonti di finanziamento nazionali. E’ quanto emerso questa mattina in commissione IV Ambiente e Territorio del’Ars nella quale si e’ tornato a parlare di Pnrr e investimenti sulla rete ferroviaria nel corso di un’audizione con il dirigente regionale Fulvio Bellomo e i vertici di RFI e Trenitalia. Dopo mesi di richieste per conoscere quali progetti fossero stati inseriti nel Pnrr, oggi e’ stato confermato quello che gia’ le deputate regionali Giusi Savarino di Diventera’ Bellissima e Angela Foti di Attiva Sicilia denunciavano da tempo, “cioe’ il finanziamento a valere sul Pnrr di opere gia’ programmate”. Ma non e’ un semplice cambio della fonte di finanziamento, “perche’ non e’ possibile piu’ parlare di investimenti di natura statale, ma piuttosto sono diventate somme ‘in prestito’ che andranno restituite: i fondi del Pnrr, infatti, in parte dovranno essere restituiti dall’Italia”. “Abbiamo ritenuto doveroso fare una ricognizione e compiere ulteriori approfondimenti – commenta il presidente della Commissione Mobilita’, Giusi Savarino – allarmati da alcuni studi accademici sul divario territoriale dedicati proprio all’attuazione del Pnrr nel Meridione d’Italia. Che fine fanno i fondi Cipe gia’ assegnati alla Sicilia e oggi liberati? Nonostante i ripetuti solleciti del governo Musumeci, a Roma tutto tace. Pare proprio che il governo Draghi con la Sicilia abbia fatto il gioco delle tre carte”.

“Sul Pnrr – afferma la vicepresidente dell’Ars, Angela Foti – non avevamo notizie di interventi infrastrutturali che non fossero gia’ stati programmati e finanziati dai fondi Cipe. L’impressione diventata poi certezza e’ che sia cambiata la fonte di finanziamento, ma gli investimenti siano rimasti gli stessi, con l’aggravante che le somme del Pnrr dovranno essere restituite. Stiamo parlando di 1 miliardo e 439 milioni di euro di risorse che spettano alla Sicilia e che potrebbero essere riallocate per implementare i collegamenti tra gli aeroporti e le Province o per collegare le citta’ metropolitane siciliane con l’alta velocita’ e per l’acquisto di navi ro-ro per rendere piu’ celere l’attraversamento dello Stretto”. “E’ ora che Roma dia risposte. Sarebbe il caso che anche i deputati nazionali siciliani che sostengono il governo Draghi vigilino affinche’ queste importanti risorse finanziarie non siano sottratte alla Sicilia”, concludono le due parlamentari regionali. Nel corso della riunione di Commissione c’e’ stata anche l’audizione in merito alle problematiche legate alla localizzazione della nuova stazione ferroviaria ad Enna, tema sul quale e’ intervenuta la deputata regionale di Attiva Sicilia, Elena Pagana: “Il collegamento tra la nuova stazione ferroviaria di Enna e la citta’ e’ indispensabile per un territorio interno che necessita di infrastrutture a garanzia della mobilita’. Per questo, la Commissione presentera’ su mia proposta, una mozione o un ordine del giorno all’Ars con la quale impegnare il Governo regionale a richiedere a quello nazionale la realizzazione di un’arteria di collegamento moderna e veloce. Ringrazio la presidente Savarino per la disponibilita’”. (ANSA)