Stretta della Comunità europea nei confronti della marineria siciliana, Iacono (Pd): “Ministero intervenga a sostegno del comparto”
Crisi del settore della pesca in Sicilia e nuove misure della Commissione Europea, il deputato del Pd Giovanna Iacono al Governo: “A rischio 20mila posti di lavoro, quali interventi sono previsti?”.
Nei giorni scorsi è stata infatti presentata un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Agricoltura, a firma di Iacono, Provenzano, Marino, Barbagallo, Porta, che denuncia come, con l’imposizione di un divieto progressivo di pesca a strascico nei mari italiani contenuto nel nuovo piano della Commissione europea, si andrà ad incidere pesantemente su un comparto che, anche in provincia di Agrigento, rappresenta l’unica fonte di sostentamento per molte famiglie e mantiene un’ampia filiera.
“Il piano d’azione – scrive Iacono – rischia di indebolire ancor di più il settore pesca e di danneggiare fortemente le marinerie Italiane, già pesantemente colpite dall’attuale crisi economica e di favorire l’importazione di pesce da Paesi stranieri, del bacino del Mediterraneo, che risultano non sottoposti a tali limiti. Le organizzazioni di categoria del settore denunciano che sono a rischio circa 20.000 posti di lavoro, con una riduzione della produzione ittica di almeno il 25%. Per questo – continua – si chiede di sapere quali iniziative il governo intenda assumere in sede comunitaria al fine di tutelare adeguatamente le marinerie siciliane e l’economica ittica del nostro Paese per attutire gli impatti del piano d’azione riportato in premessa implementando le misure compensative e porre in essere misure che prevedano chiusure alla pesca di tratti di mare e l’individuazione di aree specifiche in grado di dare continuità alle attività delle marinerie siciliane”.