5 Luglio 2024
Agrigento e ProvinciaCronaca

Rifiuti, da Cammarata a Chioggia: 74 discariche bonificate dall’Arma dei Carabinieri

Mancano solo sette discariche da bonificare in Italia tra quelle indicate nel 2017 al Commissario unico. Quando, entro dicembre 2025, questo lavoro sarà concluso, la lunga lista di siti da mettere in sicurezza su tutto il territorio nazionale sarà chiusa, con 81 siti bonificati. Questa la notizia emersa nel pomeriggio di oggi nel corso della presentazione della XIII relazione semestrale dell’attività di bonifica dei siti contaminati compiuta dall’Arma dei Carabinieri. Il report è stato presentato questo pomeriggio, tra gli altri, alla presenza di Giuseppe Vadalà, commissario unico per la bonifica delle discariche, Vannia Gava, vice ministro dell’Ambiente e Andrea Rispoli, comandante dell’unità dei Forestali. Fino ad oggi, dunque, le discariche bonificate sono state 74, per una spesa di circa 45 milioni. Le prossime sette saranno messe in sicurezza attraverso le risorse del Pnrr. Tra le ultime ad essere state bonificate ci sono le discariche di Andretta (Avellino), dove è stata realizzata una terrazza panoramica per ammirare un cielo particolarmente privo di inquinamento luminoso, Filettato (Frosinone), accanto al più alto Comune del Lazio, Augusta (Siracusa) dove sarà riqualificato anche un campo da calcio e Pizzo Calabro (Vibo Valentia). Ed ancora: ecco anche le discariche di Lesina (Foggia), dove nascerà un bike park, Sant’Eremo in colle (Bari), Cammarata (Agrigento), Taverna (Cosenza), Isola del Giglio (Grosseto) e Chioggia (Venezia).

 Da quando è iniziata l’attività sono state ben 1923 le missioni effettuate, 1422 le riunioni svolte e 489 gli incontri istituzionali serviti per poi procedere ai lavori. “Quelli di oggi sono risultati importanti- ha spiegato Gava- come quelli annunciati la settimana scorsa con l’avvio della messa in sicurezza della discarica di Malagrotta, a Roma. Si tratta di risultati storici: in circa sette anni abbiamo restituito 74 aree ai cittadini con la messa in sicurezza dei siti sia dal punto di vista della salute che dell’ambiente. Ora servono gli impianti, che vanno fatti in ogni territorio, li dove servono. Mandare i rifiuti in giro non è più sostenibile”. “Attraverso questa attività di messa in sicurezza e perimetrazione del rischio- ha aggiunto Rispoli- noi tuteliamo il territorio guadagnando bellezza, benessere e salute. Inoltre riduciamo la spesa pubblica con meno spese e sanzioni a carico degli enti. Nello specifico abbiamo fatto risparmiare 158 milioni di euro al contribuente. Proteggendo boschi e foreste, infine, voglio anche ricordare che preserviamo l’ambiente ma anche i versanti e quindi le infrastrutture umane”. “Ormai- ha concluso Vadalà- siamo quasi alla fine, mancano solo 7 siti per finire e concluderemo il lavoro entro il dicembre 2025. Siamo al settimo anno di questa missione dei Carabinieri e abbiamo fatto squadra con Comuni, Regioni, Province, con le Arpa, la magistratura e le Prefetture per disinquinare e quindi dare sicurezza ambientale e salubrità ai cittadini e risparmiare fondi.

La sanzione è di 3,6 milioni rispetto ai 42 milioni iniziali, quindi molto più bassa. Il risparmio per lo Stato è 21 milioni per ogni anno”. Era presente alla presentazione anche l’assessore ai Rifiuti, alla Mobilità e ai Trasporti della Regione Lazio, Fabrizio Ghera.Questi i numeri che riassumono l’attività svolta fino ad oggi. Siti affidati al commissario straordinario: 81. Siti posti in condizioni di sicurezza e di cui è stata richiesta la fuoriuscita dalla procedura sanzionatoria Europea: 74. Siti espunti definitivamente dalla sanzione di cui alla causa 196-13: 65. Ed ancora: percentuale di completamento della missione dopo 6 anni e mezzo: 80.2% dei siti fuoriusciti dalla procedura Ue (con 3 regioni territoriali completate e esentate definitivamente dalla sanzione: Toscana, Puglia e Sicilia), nel 2021. La sanzione semestrale attuale, ritenendo accolti i 9 dossier inviati (a giugno 2023 e dicembre 2023, quella iniziale del 2013 era di 42 milioni): 1,6 milioni. Sanzione semestrale effettiva (esclusi i 9 dossier di dicembre 2023 e giugno 2023): 3,6 milioni. Risparmio economico a semestre sulla sanzione in natura del lavoro svolto (espunzione dalla procedura Ue 196-13 di 65 siti di cui 64 contenenti rifiuti normali e 1 contenente rifiuti speciali): 13 milioni. Risparmio economico dal 2017 (I semestre di commissariamento) sulla sanzione in natura del lavoro svolto (espunzione 65 siti dalla procedura Ue 196-13): 158,4 milioni. Infine: le risorse stanziate e assegnate al commissario dal ministero dell’Ambiente per il risanamento dei siti è stata pari a 150 milioni mentre le risorse assegnate dalle Regioni al commissario sono state pari a 90 milioni. (Dire)