Crisi idrica nell’Agrigentino, presidente Ati Cirillo: accelerare sulla ricerca di pozzi di acqua potabile
Questa mattina, ad Agrigento, si l’incontro del Prefetto Filippo Romano con tutti i sindaci della provincia, e Salvo Cocina, dirigente generale della Protezione Civile e coordinatore della cabina di regia per l’emergenza idrica in Sicilia. Erano presenti anche i rappresentanti degli enti coinvolti per discutere soluzioni concrete e rapide per affrontare la grave crisi idrica nell’Agrigentino.
“La crisi idrica non si ferma, nemmeno alla vigilia di Ferragosto. Si e’ discusso – dice il presidente di ATI idrica Giovanni Cirillo a margine dell’incontro – sulla direttiva congiunta emessa a firma di sua Eccellenza il Prefetto e dell’ing Salvo Cocina. Da un lato dobbiamo contenere l’ordine pubblico garantendo l’equita’ dell’erogazione dell’acqua a tutti i cittadini dall’altra bisogna accelerare sulla ricerca di pozzi di acqua potabile da poter immettere da subito in rete.
In quest’ultima direzione – prosegue Cirillo – noi dell’ATI continuiamo ad essere vicini ai sindaci che individuano queste fonti idriche che, vista l’instabile situazione climatica, rappresentano insieme ai dissalatori l’unica fonte sicura per il futuro.
Continueremo a lavorare tutti insieme senza sosta per poter uscire da questa enorme crisi idrica. Sono 8 ad oggi i nuovi pozzi pronti ad essere attivati, 2 già attivi: sono quelli di Ravanusa 3 lts e Favara 10 lts i 2.
Mentre a giorni dovrebbero essere ultimati i 2 di Sciacca per un totale di 100 lts, 1 di Licata 10 lts, 1 di Canicattì 16 ltd, 3 di Racalmuto per un totale di 9 lts, 1 di San Biagio 1,6 lts e quello di Naro 4lts.
Il nostro impegno non conosce pause, perché il bene della nostra gente viene prima di tutto”, conclude Cirillo.