27 Luglio 2024
Agrigento e Provincia

Maxi sequestro di case abusive a Lampedusa, sigilli anche nella villa di Baglioni

La Guardia di Finanza di Agrigento, su delega della Procura della Repubblica diretta dal Renato Di Natale, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso nei confronti di 90 persone indagate per numerose vicende di abusivismo edilizio e lottizzazione abusiva in Lampedusa.

“L’amministrazione comunale guarda con fiducia all’azione della Procura di Agrigento che oggi ha portato al sequestro di alcune decine di immobili in località Cala Creta. Sapevamo che la vicenda di quella lottizzazione non era conclusa, come sappiamo che all’interno del villaggio ci sono immobili realizzati in tempi diversi, sia legittimi che abusivi, e che nell’area pendono ancora istanze di sanatoria. Le carte sono dal 2011 nelle mani della magistratura e quindi non sono nella nostra disponibilità. Chiederò nei prossimi giorni l’accesso agli atti”.

Questo il commento del sindaco delle Pelagie Giusi Nicolini al blitz odierno della Guardia di finanza. Il sequestro delle ville di Cala Creta, va ricordato, discende da un filone della maxi indagine per tangenti che coinvolge l’ex capo dell’ufficio tecnico del Comune, l’ing. Gabriele, insieme ad altre dieci persone, tra cui l’ex sindaco De Rubeis.


“Siamo tuttavia coscienti che per chiudere la sciagurata stagione dell’abusivismo e delle lottizzazioni selvagge a Lampedusa, accanto al lavoro dei magistrati, è necessaria un’azione forte di riordino e governo del territorio. Solo così sarà possibile costruire le basi per un futuro economico sano e duraturo impostato su una proposta turistica di alta qualità che Lampedusa ha le carte in regola per offrire. Proprio in quest’ottica, – conclude il sindaco – la giunta ha appena approvato un atto di indirizzo che rompe con il passato e dichiara guerra alla consuetudine tollerata per troppi decenni che ha portato alla privatizzazione di fatto  di terreni pubblici per usucapione. D’ora in poi la tutela del territorio alle Pelagie passa anche per la riaffermazione della proprietà pubblica che deve essere a disposizione degli interessi collettivi”.