Siculiana, al via lavori urgenti per riparazione condotta sottomarina del depuratore

Lavori urgenti in corso per la riparazione della condotta sottomarina dell’impianto di depurazione di Siculiana già sottoposto a sequestro dall’autorità giudiziaria. La rottura dei cosiddetti pennelli a mare era stata segnalata a fine maggio. Ad eseguire i lavori, per conto degli amministratori giudiziari sub-delegati presso il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, è la ditta Medisud di Alberto Maniscalco. I lavori, autorizzati con un’ordinanza della Capitaneria di porto di Porto Empedocle, sono iniziati il 2 agosto scorso e proseguiranno fino al 12 agosto e, comunque, fino a termine esigenza, dalle ore 10 alle 17 e “saranno effettuati – si legge nell’ordinanza – mediante l’impiego di quattro sommozzatori in servizio locale e relativi mezzi nautici di appoggio, con le prescrizioni indicate ed interesseranno lo specchio acqueo in corrispondenza del pennello a mare, a circa 150 metri dalla battigia”.
Nell’ordinanza una serie di prescrizioni per la sicurezza della navigazione, la tutela della pubblica incolumità e la salvaguardia ambientale. “Per la durata dei lavori – si legge – è fatto obbligo a persone, unità navali e veicoli estranei all’attività di cantiere di divieto di navigazione, ancoraggio, transito, sosta, pesca, balneazione, sorvolo ed ogni altra attività di superficie e subacquea all’interno dell’area dei lavori; prestare la massima cautela e prudenza in prossimità dell’area dei lavori, valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive di sicurezza, al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione, la tutela della pubblica incolumità e la salvaguardia ambientale”.Per esigenze istituzionali “i divieti non si applicano a personale e mezzi di Guardia Costiera, Forze Armate, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, altre forze di polizia, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, servizi di pronto soccorso ed emergenza, nonché a personale e mezzi dei servizi preposti delle altre pubbliche amministrazioni che, per finalità ispettive e di vigilanza, o altre specifiche esigenze istituzionali, abbiano necessità di accedere all’area interessata”. Per motivi di sicurezza, il personale dovrà segnalare all’impresa responsabile, all’impresa esecutrice o ad ogni altro operatore, nei casi previsti, la propria presenza nell’area interessata e, comunque, dovrà sempre prestare la massima cautela. I trasgressori saranno puniti ai sensi di diverse norme del Codice della Navigazione e del Codice Penale e saranno responsabili di danni a persone, animali e cose derivanti dal loro illecito comportamento, manlevando l’Autorità Marittima da ogni responsabilità”. A segnalare con delle foto la rottura dei pennelli a mare, a fine maggio, era stato Claudio Lombardo dell’associazione Mareamico Agrigento, che oggi dice: “Bene la riparazione, ma sarebbe il caso di abbandonare questa pratica eliminando le condotte sottomarine, come siamo riusciti a fare a san leone. Da quel momento la situazione del mare è nettamente migliorata”.